Come costruire un piccolo fornello pirolitico estremamente efficente per sopravvivere
Non pensiamo mai al giorno in cui verranno a mancare le fonti di energia indispensabili alla vita (gas, corrente elettrica ed altro) perché siamo presi dalla frenesia e dall’ottimismo. Ma quel giorno potrebbe arrivare facilmente.
Come evitare di farsi trovare impreparati ed essere pronti a cucinare il cibo in mancanza di fonti di calore?
Sarebbe, in effetti, molto semplice prendere una catasta di legna e bruciarla, al fine di generare e ottenere calore utile alla cottura della pasta o della carne. Ma l’energia sprigionata dal legno è estremamente bassa ed il rendimento della combustione non supererebbe il 20%.
Con la soluzione proposta in questo articolo è invece possibile approntare un piccolo fornello pirolitico, facile nella costruzione e dal rendimento superiore del 90%, quasi come quello della cucina a gas di casa nostra. Prima di esaminare i particolari costruttivi, elenchiamo alcuni punti che ne specificano le particolarità molto interessanti:
- E’ estremamente efficiente (eff>85%);
- La costruzione è molto semplice;
- Per la combustione occorrono circa 200 grammi di materiale legnoso;
- La combustione dura molti minuti;
- La sua costruzione e il suo utilizzo sono praticamente a costo zero;
- Gli scarti della combustione producono il biochar, molto utile come concime;
- Durante la combustione non c’è fumo e nemmeno sprigionamento di CO2.
Costruzione del fornello pirolitico
Estremamente semplice, la realizzazione prevede l’utilizzo di materiali reperibilissimi e a costo zero. Sono infatti necessarie solo due lattine di cui una leggermente più grande dell’altra. Si possono usare le latte del pomodoro. Entrambe devono essere forate opportunamente. La più piccola quindi deve essere collocata all’interno della più grande, in modo da non poggiare completamente alla base ma risultare leggermente rialzata. Si deve quindi sincerarsi di “ostruire” l’intercapedine tra le due lattine con un anello di metallo, in modo da non far transitare il flusso d’aria.
Prima di raggiungere un risultato ottimale è necessario effettuare molte prove in modo da padroneggiare il processo di pirolisi e poter così ottenere una fiamma calda e duratura.
Caricamento
L’utilizzo del fornello è estremamente semplice. Dopo averlo costruito si deve riempire la cavità interna con piccoli pezzetti di legno, pinoli, foglie di pigne, pagluzze, fogliame e altro materiale naturale. L’importante è che esso deve risultare perfettamente asciutto in quanto l’umidità impedirebbe il corretto funzionamento. Si può quindi passare subito all’accensione aiutandosi, magari, con un po’ d’alcool. Dopo una leggera emissione di fumo, il fornello entra in pirolisi, generando gas ed emettendo una fiamma estremamente calda, di colore blu alla sorgente ed in grado di far bollire l’acqua di una pentola in pochi minuti. Un risultato del genere sarebbe impensabile utilizzando semplicemente un po’ di legna e un normale fuoco. La combustione può anche durare più di un’ora, aggiungendo altro materiale organico a piccole dosi.
Emissione di gas
Senza entrare in particolari tecnici e scientifici, con la pirolisi si decompongono i materiali organici grazie alla presenza di calore e assenza di ossigeno, ottenendo una gassificazione. Si può cercare in rete tanta documentazione, italiana e straniera, al fine di approntare da sè un efficente fornello pirolitico.
Utilizzi
Al di là degli esperimenti che una persona può condurre per la propria gratificazione personale, il fornello pirolitico potrebbe realmente salvare vite umane in diverse circostanze, come in caso di incidenti aerei con superstiti presso siti dispersi, esplorazioni concluse con la perdita dell’orientamento e mille altre sgradevoli ma verosimili situazioni.
Approfondimenti Video
Trovi altri video qui: https://www.youtube.com/results?search_query=fornello+pirolitico
Vedi anche:
http://fuocoperfetto.altervista.org/Istruzionietutorial.html
http://lo-scienziato.blogspot.it/2012/06/fornello-pirolitico-utile-per-il.html
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