Brillamenti Solari – Possono distruggere i sistemi elettrici moderni ?
Il primo evento solare registrato che ha provocato la distruzione dei sistemi elettrici sulla terra risale al 1859. Il 1 dicembre, alle11.18 del mattino l’astronomo inglese Richard Carrington stava proiettando un immagine del sole su uno schermo e si accorse che sulle macchie solari che stava studiando nel suo osservatorio in Inghilterra c’erano due striature brillanti di luce bianca. Il giorno successivo nei cieli di tutto il mondo esplodevano aurore scintillanti, rosse, verdi e viola dal circolo artico fino alle latitudini più basse, in prossimità delle Hawaii, di Cuba e delle Bahamas.
L’effetto più strabiliante lo si ebbe sulle linee telegrafiche appena installate in America e in Europa. La terra ricevette l’equivalente del calore solare in onde elettromagnetiche, mandando in tilt le linee telegrafiche ed in fumo le apparecchiature, la carta e gli altri materiali.
Carrington mise in collegamento l’esplosione della massa coronale, o brillamento solare, osservato con l’impatto devastante che l’energia elettromagnetica aveva avuto sui sistemi telegrafici. Un’esplosione della massa coronale determina l’emissione di una nuvola di plasma gassoso dalla macchia solare allo spazio. La distanza tra il sole e la terra è di 93 milioni di miglia, cioè, in anni luce, 8,3 minuti luce.
Mentre l’esplosione può essere apprezzata dopo 8 minuti, il plasma viaggia ad una velocità compresa tra 500.000 e un milione di miglia all’ora. Perciò c’è discrepanza di uno o due giorni tra il momento in cui l’evento è osservato e quello in cui se ne verificano gli effetti.
Una grande esplosione della massa coronale in direzione della Terra può influenzare il campo magnetico del nostro pianeta ed avere gravi ripercussioni su tutti i satelliti ed i veicoli spaziali in orbita, interrompendo, possibilmente, la rete elettrica e le comunicazioni sul pianeta. Si parla di “Evento Carrington” e puoi trovare ulteriori informazioni sul sito della Nasa, Wikipedia e su altre fonti. Così come per i terremoti e gli uragani, che vengono misurati su una scala crescente in base alla gravità, anche per le esplosioni solari c’è una scala di magnitudo, dove X rappresenta il livello più elevato.
Impatti recenti:
Ai tempi di Carrington nessuno sapeva dei brillamenti solari fino a quella mattina di settembre, quando un super brillamento produsse tanta luce da rendere visibile l’eruzione solare. Di recente, negli ultimi 40 anni, sono stati registrati una serie di eventi che hanno provocato limitati danni sulla Terra.
Il 4 agosto 1972 un brillamento solare ha messo fuori uso le comunicazioni telefoniche in Illinois, tanto che la At & T è stata costretta a riprogettare l’intera linea elettrica. Un altro brillamento ha provocato l’arresto della produzione di energia elettrica della Hydro Quebek il 13 marzo 1989, lasciando al buoi per 9 ore 6 milioni di persone e gran parte della provincia.
Onde elettromagnetiche hanno provocato la fusione di trasformatori di potenza in New Jersey e nel 2005 i raggi X di una tempesta solare hanno mandato in tilt le comunicazioni satellitari ed oscurato i sistemi GPS per 10 minuti. Gli scienziati sanno che i brillamenti solari possono verificarsi con una determinata frequenza nei picchi delle macchie solari, picchi che nel nostro sole si verificheranno nel 2012 e nel 2013 quale fase acuta di un ciclo durato 11 anni.
Spero che queste informazioni ti facciano riflettere su cosa accadrebbe se una esplosione della massa coronale provocasse una catastrofe o un Teotwaki su una parte del nostro pianeta. Cosa accadrebbe se al momento dell’esplosione il sole fosse rivolto verso l’Italia?
La buona notizia è che diverse agenzie governative Americane nel 2010 e nel 2011 hanno iniziato a preoccuparsi degli eventi Carrington. La cattiva è che la maggior parte dei paesi e le varie agenzie governative non è in grado di affrontare gli effetti di un distacco di corrente prolungato o non dispongono dei mezzi necessari per riparare trasformatori, generatori, apparecchiature di commutazione e sistemi di monitoraggio sul larga scala.
Spetta dunque a te mettere in gioco le strategie di breve e lungo periodo per affrontare l’interruzione dell’energia elettrica.
Se anche le possibilità che un’esplosione solare colpisca la terra sono basse, considera che comunque sia ci sono. Esserne consapevole ti servirà a prepararti. Fai le tue ricerche e stai in campana.
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Ecco un video sui brillamenti solari:
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